Ndour nota positiva di Fiorentina-Como: più grinta e movimento in campo
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Fiorentina-Como va in archivio come una delle partite più brutte della squadra viola che, soprattutto a centrocampo, si è lasciata sovrastare dai lariani, aggressivi a tutto campo e veloci nell'attaccare la profondità. Una brutta prestazione che ha riguardato comunque tutta la squadra. Ma andando a cercare uno sprazzo di luce nella prova viola, c'è stato l'ingresso di Cher Ndour che, entrato dopo l'infortunio di Gudmunsson rimasto in campo solo 19' minuti, ha fatto vedere qualcosa di buono e acceso le speranze per il futuro.
Più muscoli e determinazione in campo Un ingresso dunque quasi casuale ma che ha portato un po' più grinta e muscoli in campo, mancati fino a quel momento, visto che è stato proprio nell'atteggiamento passivo che la Fiorentina ha avuto il suo limite. Con lui la squadra ha provato a dare una svolta anche se gli ingressi hanno rivoluzionato non tanto o comunque non solo gli interpreti quanto le posizioni in campo di alcuni rispetto al fischio di inizio.
Dalla trequarti in su Palladino lo vede centrocampista/trequartista box to box ma ieri ha avuto il compito giocare quasi al fianco di Beltran anche se con il compito di arretrare in mediana ad aiutare i compagni anche per non dare riferimenti alla difesa avversaria. Una posizione da giocatore duttile insomma, proprio come ama il tecnico viola. E in quel quarto d'oro o poco più Ndour non ha demeritato, dando quello sprint in più alla squadra e andando a fare spallate con la difesa avversaria, con un Folorunsho anche più a suo agio a sinistra e Colpani a destra più liberi di muoversi.
Spiraglio Certo il suo ingresso non è bastato a rimontare i due gol del Como ma ha fatto vedere una squadra più viva e più aggressiva rispetto a quanto visto visto fino a quel momento. Un esperimento dunque da ripetere vista l'assenza di Adli a centrocampo e l'ennesimo infortunio di Gudmundsson. Ndour infatti può prendere il posto di uno dei due o spaccare la partita, qualora ce ne fosse bisogno, in corsa. Di sicuro insomma Palladino ha potuto vedere di avere una freccia in più nel suo arco.
Formula del giocatore Tra l'altro il giocatore è uno dei pochi arrivati a titolo definitivo e pagato relativamente poco. I sei milioni (oltre ad un'alta percentuale di rivendita) possono dirsi un affare anche alla luce di qualche dubbio sul riscatto di certi giocatori arrivati con il diritto o l'obbligo condizionato.
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