BELLO DI NOTTE
Con questo appellativo, negli anni ’80, veniva definito Zibi Boniek, il quale, soprattutto con la maglia della Juventus, era solito distinguersi nelle gare di Coppa –le uniche che a quei tempi si disputavano in notturna- mentre in campionato stentava ad imporsi. Pensandoci bene, non sarebbe poi così fuori luogo utilizzare questa definizione anche per Juan Manuel Vargas. Uno dei giocatori di maggior spessore della Fiorentina attuale, sia ben chiaro. Ma anche un elemento bizzoso e a volte discontinuo. E che, guarda caso, dà spesso il meglio di se’ quando sa di avere addosso gli occhi non soltanto dei tifosi viola ma anche di quelli del resto d’Italia, e non solo. Resta memorabile la sua prestazione nella famosa sfida-Champions contro il Liverpool ma anche quella di dieci mesi fa a Torino contro la Juventus. Malignità? Non proprio. Del resto “El loco”, sin dal suo arrivo a Firenze, non ha mai fatto mistero di considerare la Fiorentina una tappa verso l’approdo a club di primissima fascia come il Barcellona. Ora come ora, in tutta onestà, l’esterno peruviano il Barça se lo può scordare. Ma, allo stesso tempo, l’ex Catania sa benissimo che con qualche galoppata delle sue e con qualche tiro al fulmicotone l’interesse di alcuni top club farà presto a risvegliarsi. A dire il vero, durante il mercato estivo, Vargas non ha mai espresso in modo esplicito la volontà di andarsene. E la Fiorentina ha fatto capire agli eventuali interessati di non essere disposta a fare troppo sconti, E così un altro di quei tanti giocatori importanti col contratto in scadenza nel 2013 è rimasto a Firenze.
Ma di rinnovo, manco a parlarne. Come andrà a finire? La sensazione è che la Fiorentina punti proprio su di lui –anche alla luce dell’infortunio occorso ad Alberto Gilardino- per far cassa a gennaio. Perché, non dimentichiamolo, nella campagna trasferimenti estiva la Fiorentina ha speso non poco ed incassato quasi niente e il fair play finanziario incombe. Ma come farà il club gigliato a trovare un club che sia –particolare da non sottovalutare- gradito al giocatore e, allo stesso tempo, disposto a versare una somma a otto cifre con la scadenza contrattuale che sarà ancora più vicina? La speranza è tutta riposta nel campo. A partire da domani, qualora dovesse venire schierato da Sinisa Mihajlovic nella partita col Parma. Gara non certo di cartello ma che potrebbe servire alla Locomotiva peruviana per scaldare i motori in vista della più affascinante sfida col Napoli. Qualche fuga sulla fascia in grado di mettere in crisi le difese avversarie, qualche cross tagliato per El Tanque e qualche staffilata all’incrocio dei pali ed ecco che le sirene del mercato tornerebbero a farsi sentire. Ed a quel punto la Fiorentina dovrà agire con grande tempismo. Blindando il giocatore o, più realisticamente, cercando subito, magari anche in accordo con quest’ultimo, un’intesa di massima con un potenziale acquirente. Altrimenti un altro “caso”, non per forza della portata di quello che vede tuttora protagonista Riccardo Montolivo, ma di certo non benefico per la Fiorentina, sarebbe dietro l’angolo. E se errare è umano, perseverare è diabolico.