FATTORE "Z"
"Zeta" come Zavaglia, il procuratore, tra gli altri, di Alberto Aquilani e Cesare Bovo. Il primo è stato protagonista di un lungo tormentone che si è protratto per quasi tutto il mese di luglio. Per il secondo, invece, il passaggio alla Fiorentina sembrava ormai quasi una formalità, e poi, ecco che, in una calda domenica di fine agosto, spunta fuori che il Genoa è in vantaggio sulla Fiorentina e che il giocatore vuole i rossoblu..Non è ancora detto che il centrale romano sbarchi a Marassi, ma non ci stupiremmo se andasse a finire così..Anzi, proprio sapendo chi era l'agente di Bovo, ci eravamo semmai stupiti nel vedere il difensore rosanero accostato al club gigliato con tanta insistenza. Vada come vada, niente di strano, sono le dinamiche del mercato. L'importante è che non si demonizzino giocatori e procuratori, anche se a volte ti giocano dei brutti scherzi, perché il mercato non è un vecchio western in bianco e nero con i buoni e i cattivi. Il mercato è un mondo in cui ognuno fa il proprio interesse, a volte va bene e a volte no, ci sono periodi in cui tutti ti rispettano e periodi in cui tutti ti presentano il conto. E, soprattutto, che nessuno ci venga a dire che Bovo non era un obiettivo della Fiorentina. In particolare chi ne ha esaltato in tutti i modi possibili e immaginabili le doti tecnico-tattiche.
Anzi, nessuno venga a dire che uno come Bovo non serve alla Fiorentina. Soprattutto dopo la partita col Cittadella. Contro i modesti veneti la retroguardia viola si è dimostrata a dir poco imbarazzante. Forse l'unica spiegazione che potrebbe soddisfarci è che per alzare il livello del reparto arretrato viola serve ben altro che Bovo. Ma difficilmente andrà così. Più facile che si cerchi di riabilitare Felipe Dal Bello. E sarebbe davvero il colmo...