GUERRA MEDIATICA
La Juve è su Carlos Eduardo, no la Juve è su Giaccherini, anzi, la Juve è su Barnetta...Peccato che i primi due non siano degli esterni e che lo Svizzero sia ancora infortunato e punti a muoversi a parametro zero l'estate prossima. La realtà è che la Juve vuole Juan Manuel Vargas ma non ha intenzione di assecondare le richieste della Fiorentina, che vuole solo cash, o, al limite, Quagliarella, e quindi cerca di far capire che non ha tutta questa necessità di assicurarsi le prestazioni del Peruviano. Pantaleo Corvino non ci casca, e tiene duro. Ma la Juve ne conosce il motivo: i soldi della cessione di Vargas -o quelli che si risparmierebbero per l'acquisto dell'erede di Gilardino se i bianconeri dovessero cedere Quagliarella- servono ai viola per prendere Gaston Ramirez. E allora che fa? Tenta un'azione di disturbo col Bologna, in modo di mettere fretta ai viola per la cessione dello stesso Vargas. Ma è chiaro che alla Juve uno come Ramirez non serve. E soprattutto è chiaro che se la Juve non ha i soldi per Vargas non ce li ha nemmeno per Ramirez.
Al Bologna tutto questo sta bene, perché vuole chiudere con la Fiorentina, che è il club che ha presentato l'offerta più seria, ma non disdegnerebbe un piccolo rilancio da parte dei viola. Ma non finisce qui: Preziosi ha fatto capire che l'acquisto di Gilardino è in dirittura di arrivo. A Catania drizzano le orecchie e frenano sulla possibile partenza di Maxi Lopez. Ma intanto hanno preso Suazo e puntano Bergessio e Stracqualursi. Che succede? Succede che ormai si gioca a carte scoperte, e non potrebbe essere altrimenti visto che mancano ormai solo 15 giorni alla fine del mercato. E si cerca di confondere gli avversari riempiendo la sala da gioco col fumo mediatico. Corvino avrà tanti difetti, ma non ha meno esperienza di Marotta e Lo Monaco e difficilmente si lascerà confondere le idee. Tuttavia, ci domandiamo: era necessario arrivare fino a questo punto? Perché si parla dei giocatori forse in assoluto più determinanti dell'attuale Fiorentina e non sapere quale sarà il loro destino, e, soprattutto, come saranno eventualmente sostituiti a 5 giorni dall'esordio in Coppa Italia e 12 da quello in campionato non significa certo facilitare il già difficile lavoro di Sinisa Mihajlovic.