L'ULTIMO ASSIST

18.07.2011 23:30 di  Marco Gori   vedi letture
L'ULTIMO ASSIST
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© foto di Giacomo Morini

In questa sede le varie diatribe che vedono coinvolto su più fronti Pantaleo Corvino ci importano solo in relazione al mercato. Non ci interessano le "regie occulte" o quanto altro. Ci preme solo osservare come la società abbia fatto -in un modo che può piacere o meno- quello che da tempo auspicavamo, ovvero mettere lo stesso Corvino nelle condizioni di fare solo ed esclusivamente quello che dovrebbe fare, cioè il mercato. Forse non ha tutti i torti chi parla di un Corvino messo "sotto osservazione". Ma questa è una situazione che si sarebbe venuta a creare a prescindere dall'ingresso in società di determinati individui. Chi sbaglia tre campagne acquisti di fila gli occhi addosso ce li ha inevitabilmente. Anche quelli di una proprietà, che, fedele al proprio stile, gli ha rinnovato la fiducia, seppur con alcune riserve. I fatti parlano chiaro: Corvino non deve più fare da parafulmine, Corvino non deve più fare da trait d'union tra squadra e proprietà, Corvino deve fare solo quello che per molti anni ha dimostrato di saper fare benissimo: vendere e comprare. Però Corvino questo assist non pare ancora pronto a raccoglierlo, perché si ostina a comportarsi come il Corvino di sempre. Umanamente possiamo anche capirlo, ma non in questo momento.

Siamo dell'opinione che il dirigente salentino abbia bene in mente quali siano le necessità della Fiorentina ma che stenti a compiere il passo decisivo. E in questo momento il tempo non gli è alleato. Aquilani è sicuramente un elemento gradito a Sinisa Mihajlovic, Arouca forse un po' meno, anche se il tipo di giocatore che il tecnico serbo richiede per completare la linea mediana ha ormai assunto dei connotati ben precisi. Ma che questi giocatori sono vicini alla Fiorentina lo si dice ormai da giorni, però l'annuncio ufficiale tarda ad arrivare. E la posta in gioco comincia ad essere sempre più alta. Per lo stesso ds viola, dal quale, come ribadito dal presidente Cognigni, non saranno accettate scuse di sorta, ma, soprattutto, per il futuro della Fiorentina. Che non può più permettersi di presentarsi alla partenza di una nuova stagione da eterna incompiuta.