AMBIZIONI, MA SOLO A PAROLE: I FATTI DICONO IL CONTRARIO. NICO GONZALEZ, QUELL'1% CHE FA LA DIFFERENZA E UN LIVELLO CHE NON SI ALZA. FIORENTINA FUNZIONALE MA (ATTUALMENTE) NON MIGLIORATA

04.08.2024 10:14 di  Luca Cilli   vedi letture
AMBIZIONI, MA SOLO A PAROLE: I FATTI DICONO IL CONTRARIO. NICO GONZALEZ, QUELL'1% CHE FA LA DIFFERENZA E UN LIVELLO CHE NON SI ALZA. FIORENTINA FUNZIONALE MA (ATTUALMENTE) NON MIGLIORATA

La Fiorentina ambiziosa, desiderosa di alzare il proprio livello e competere per obiettivi e piazzamenti importanti è pronta a vendere Nico Gonzalez. Cioè il miglior calciatore attualmente presente in organico, l’unico che nel momento in cui ha superato i contrattempi fisici è riuscito a mettere in mostra con continuità delle qualità oggettivamente di un’altra categoria rispetto alla media generale. Eppure il direttore Daniele Pradè a inizio giugno aveva assicurato che l’esterno sarebbe rimasto “al 99%”. Un eccesso di fiducia da parte del dirigente di fiducia del presidente Commisso? Oppure una delle tante (troppe) frasi e parole a effetto che poi non hanno trovato riscontro all’atto pratico? Il dubbio resta, la possibilità che quel restante 1% possa cambiare la storia fra Nico Gonzalez e la Fiorentina è invece parecchio concreta. E se cosi dovesse essere non è bel segnale, per due motivi: chi punta al top e a migliorarsi non vende il suo miglior calciatore; perché è l’ennesima dimostrazione di come il club è ancora un livello sotto rispetto a una società come l’Atalanta, in questo momento avanti alla Juventus nella corsa all’esterno offensivo. Il sostituto individuato per rimpiazzare Nico Gonzalez è Albert Gudmundsson del Genoa, già seguito a gennaio. Anche qui nulla di nuovo: solito giocatore “commerciale”, che oggettivamente ha fatto parecchio bene con Gilardino nell’ultima stagione ma tutto da verificare a un livello più alto. La prima offerta non è quella giusta ma ci manca poco, perché se la Fiorentina dovesse alzare i 5 milioni proposti per il prestito con obbligo di riscatto a 20 si può chiudere in tempi ragionevolmente brevi. Buon giocatore l’islandese, parecchio “sponsorizzato”. Ma è un altro che pronti via non porta un salto in avanti nel reparto. Con Gudmundsson insomma la Fiorentina non migliora, resta una squadra funzionale a quelle che sono le idee di calcio del suo nuovo allenatore questo sì. Ma il gap rispetto alle squadre che in campionato partono per giocarsi i posti che contano non si riduce. Anzi, potrebbe anche allargarsi.

Lentezza al centro A poche settimane dall’inizio del campionato Raffaele Palladino è ancora senza quei centrocampisti necessari per sostituire chi è partito e arricchire un reparto numericamente in difficoltà. Uno dei primi innesti in una zona di campo fondamentale sarà Tanner Tessmann. Salvo clamorosi colpi di scena, da non escludere vedendo il modus operandi dei suoi agenti, l’americano del Venezia sarà un nuovo giocatore della Fiorentina. Che ha l’accordo con la società ma deve prima risolvere gli ultimi passaggi contrattuali con i procuratori del giocatore. Considerato che verrà pagato 6 milioni, l’operazione Tessmann nel rapporto qualità/prezzo è senza dubbio intelligente e conveniente. A un prezzo onesto infatti la Fiorentina si assicurerà un calciatore moderno, con margini di miglioramento, che per caratteristiche è perfetto per il calcio di Palladino. Potrebbe essere una piacevolissima sorpresa. La rivoluzione tecnica che coincide anche con un netto taglio rispetto all’ultimo triennio può coinvolgere anche Pietro Terracciano. Nel caso in cui dovesse arrivare un’offerta giusta i dirigenti, anche su input di Palladino, la andrebbero a valutare con attenzione. Per l’allenatore nel ruolo infatti uno giusto è Turati del Sassuolo: giovane, moderno, capace di giocare con i piedi e con coraggio in fase d’impostazione. Cambia tanto dunque la Fiorentina, ma non tutto. Certe criticità a livello di comunicazione e realtà dei fatti purtroppo restano.

Da parte mia resta il privilegio, il piacere e la fortuna di aver potuto scrivere pensieri, parole e opinioni sulla Fiorentina in massima libertà e autonomia. Ringrazio di cuore l’amico e collega Pietro Lazzerini che mi ha concesso questa bellissima opportunità insieme al direttore Tommaso Loreto, l’editore Andrea Pasquinucci e tutti i colleghi della redazione di Firenze Viola. E un sincero e affettuoso ringraziamento ai lettori, agli appassionati e a tutti i tifosi viola. Con l’augurio per una stagione ricca di soddisfazioni. Grazie a tutti!