ROCCO TENGA NICO E ‘CIAONE’ A JUVE E ATALANTA… SUBITO UN DIFENSORE, A PARMA SAREBBE SERVITO. I VIOLA VOGLIONO UN LEADER DIFENSIVO ESPERTO. KEAN VA SERVITO DI PIÙ E MEGLIO: ANCHE DI TESTA. FIORENTINA CANTIERE APERTO: ORA INGIUDICABILE

19.08.2024 12:14 di  Mario Tenerani   vedi letture
ROCCO TENGA NICO E ‘CIAONE’ A JUVE E ATALANTA…  SUBITO UN DIFENSORE, A PARMA SAREBBE SERVITO. I VIOLA VOGLIONO UN LEADER DIFENSIVO ESPERTO. KEAN VA SERVITO DI PIÙ E MEGLIO: ANCHE DI TESTA. FIORENTINA CANTIERE APERTO: ORA INGIUDICABILE
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© foto di Giacomo Falsini

La Juve vuole realizzare una doppietta: Koopmeiners e Gonzalez. C’era un tempo in cui tutto ciò che nasceva a Bergamo finiva dritto dritto a Torino. Fu il presidente Berlusconi a spezzare la catena soffiando l’atalantino Donadoni - già promesso sposo juventino - a Boniperti, praticamente sotto il naso. Negli ultimi tempi sono stati alcuni viola ad avviarsi sull’autostrada per Torino e la cosa, si sa, è risultata irritante da queste parti. Il copione sembra già pronto per essere replicato, stavolta con Gonzalez protagonista. Gli spifferi però raccontano che Commisso ci starebbe pensando, insomma non sarebbe poi così convinto della cessione, quantomeno se la facesse vorrebbe in cambio più di 30 milioni, forse 40, così pare

Ecco, mai come in questa occasione il presidente della Fiorentina avrebbe l’opportunità di prendersi le luci della ribalta: spedendo a quel paese, calcisticamente parlando, la Juventus e tenendo Gonzalez. Un gesto di forza e rabbia che “garberebbe” molto ai fiorentini. Ci possiamo sperare o stiamo abbaiando alla luna? Dobbiamo pensare che davanti ai quattrini tutto assuma un sapore diverso oppure possiamo contare su un colpo di coda, stile vecchi tempi, della società viola contro l’acerrima rivale? Rocco tenga Gonzalez, lo sistemi accanto a Gudmundsson e le difese avversarie subiranno danni evidenti. Presidente che ne dice? Tra l’altro, con la partenza pressoché certa di Lookman e con i soldi in cassa anche di Koopmeiners, l’Atalanta si ritrova un tesoretto di rilievo: a Bergamo sono pronti a sferrare l’attacco a Gonzalez. Una ragione in più per respingere anche questi tentativi. 

Siamo partiti dal mercato in uscita, ma a dir la verità è quello in entrata che preoccupa. Lo ha spiegato bene anche Palladino nel post gara del Tardini: “Serve un difensore”. E non solo, aggiungiamo noi. Anche un centrocampista. Anzi, la società avrebbe dovuto pensarci prima, come ampiamente raccontato su questo sito. Perché la Fiorentina di Parma, francamente di colpe ne ha poche, magari nessuna. I viola sono ingiudicabili. Perché? E’ Il 17 agosto, caldo da paese tropicale, preparazione ancora approssimativa, squadra come un cantiere a cielo aperto nel bel mezzo del calcio mercato, allenatore nuovo che deve far passare i propri concetti di gioco, una difesa a tre che deve trovare i giusti automatismi - e per quanto abbiamo visto è ben lungi dal trovarli - dopo aver giocato per alcune stagioni con quattro uomini. Può bastare tutto questo? Non sono scuse, ma attenuanti belle e buone. 

Palladino ha il diritto di lavorare e di assemblare la sua formazione a propria immagine e somiglianza. Non si possono esprimere giudizi sommari e ingenerosi dopo la prestazione di Parma. Come detto, Palladino sulla difesa deve concentrare le proprie attenzioni: gli errori individuali, a cominciare da Pongracic, sono troppo evidenti per sembrare autentici. Anche Quarta è andato a vuoto. Complimenti a Comuzzo, prima da titolare in A: il ragazzo ha sbagliato solo sul gol di Man, ma il resto della sua gara è stato buono

Colpani è al cinquanta per cento, lo aspettiamo. Così come un centrocampo poco propenso a servire Kean che si è battuto, ma a vuoto. Il centravanti va assistito di più e meglio, soprattutto dal punto di vista aereo perché se Kean lascia un po’ a desiderare sul piano tecnico - deve lavorare sui fondamentali, potrà migliorare tanto -, su quello aereo è imbattibile. La Fiorentina deve alzare quella palla perché se arriva sulla testa dell’ex bianconero ci sono buone possibilità che finisca in rete. 

L’unica garanzia, adesso, è la stessa degli anni passati: Pietro Terracciano. Tre parate decisive anche a Parma e via andare. Bene ha fatto la dirigenza ad allungargli il contratto. De Gea era in panchina ad osservarlo e avrà capito che non sarà facile strappare la maglia a Pietro anche se lo spagnolo vanta una carriera aurea. 

L’unica responsabilità, semmai, che possiamo trovare è nel ritardo sul mercato: quando nel finale del Tardini abbiamo visto Palladino arrangiarsi con Kayode centrale di destra, Amrabat nel mezzo e Biraghi sulla sinistra, beh, abbiamo pensato che quel pareggio d’oro - perché se la Fiorentina avesse perso, contando le occasioni da gol del Parma, nessuno avrebbe avuto da ridire - era maturato anche per il mancato arrivo di uomini in grado di irrobustire difesa e centrocampo. Obiezione: ma sono tante le società di serie A in condizioni simili alla Fiorentina in questo momento? La risposta è sì. Guardiamo la Juventus, la Roma, il Bologna, per non parlare del Napoli che ieri è stato bastonato clamorosamente da un sorprendente Verona. Sono molti i club giunti ancora incompleti all’esordio in campionato. Perché ci sono pochi soldi o perché ci sono sempre meno dirigenti capaci in circolazione? Noi optiamo per la seconda ipotesi. Non si spiegherebbero altrimenti certi affari chiusi in poche ore e altrettanti masticati per settimane. Il mercato aperto non aiuta, però. Si imporrebbe una regola che normasse una volta per tutte il calendario: con le squadre in campo le trattative dovrebbero essere già chiuse. Come fanno gli allenatori a lavorare in queste condizioni? Prendete Palladino: su quale base si è preparato? Per questa ragione la società avrebbe dovuto consegnargli una Fiorentina definitiva ben prima del 31 agosto. Così non è stato e adesso sotto con gli innesti che sono necessari. Tessman sarebbe l’ideale, l’uomo da sistemare in mezzo al campo. In difesa un nome potrebbe essere quello di Joel Matip, tedesco di 33 anni, svincolato: ultima stagione nel Liverpool. La Fiorentina infatti è a caccia di un regista difensivo.  

Da non dimenticare poi il ruolo di Beltran: a Parma ci sarebbe piaciuto vederlo in campo anche per capire dove Palladino intenda sistemarlo. Se non fosse lui il vice Kean la società dovrebbe prendere allora il sostituto di Nzola. Il campionato è appena iniziato, i problemi ce li hanno tutti. Ognuno, però, risolva i propri…