SEMPRE LA STESSA STORIA: LA FIORENTINA VENDE PER COMPRARE. COSÌ LA SQUADRA NON CRESCERÀ MAI. COME FOSSE FACILE SOSTITUIRE GONZALEZ. GUDMUNDSSON OK, TESSMANN ANCHE. MANCANO ANCORA TANTI GIOCATORI...

03.08.2024 11:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
SEMPRE LA STESSA STORIA: LA FIORENTINA VENDE PER COMPRARE. COSÌ LA SQUADRA NON CRESCERÀ MAI. COME FOSSE FACILE SOSTITUIRE GONZALEZ. GUDMUNDSSON OK, TESSMANN ANCHE. MANCANO ANCORA TANTI GIOCATORI...
FirenzeViola.it

Qualcuno invoca le parole del presidente Commisso alimentando un'attesa messianica. Come se queste potessero mutare l'ordine del cose. Noi andiamo controcorrente: cosa dovrebbe raccontare di più o di diverso il presidente della Fiorentina rispetto a concetti detti e ridetti? 

Commisso, sempre che uno abbia orecchie disposte ad ascoltare, ha ripetuto pensieri sui quali si può essere legittimamente in disaccordo - e chi scrive lo è -, ma che non si possono negare perché sono stati espressi in più di un'occasione. Non si può accusare Commisso di mancanza di chiarezza. Un campionario? Eccolo: la società viola non può fare voli pindarici sul mercato perché non può reggere la competizione con le grandi. Ha minori introiti e adesso incassi inferiori per la ristrutturazione della stadio. Anzi, non "ci è stato fatto fare lo stadio" che la proprietà avrebbe voluto realizzare. Fatturati inferiori, dunque, indotto ridotto. Poi ci ha ribadito il tema del Fair Play Finanziario. Facciamo finta di non ricordarlo? E allora perché adesso ci meravigliamo se sarà venduto Gonzalez come sono stati venduti Chiesa, Vlahovic e Milenkovic? Per Amrabat ci sono stati degli intoppi, altrimenti sarebbe già volato via anche lui. In rampa di lancio, se arriverà un'offerta appetitosa, anche Kayode. Qualcuno si sente di escluderlo? "Gonzalez resterà al 99 per cento...", aveva raccontato uno degli uomini del presidente, Daniele Pradè, soldatino perfetto. E infatti l'argentino sta per essere ceduto. Forse all'Atalanta. E qualcuno si lamenta perché l'esterno viola finirebbe ad una diretta concorrente della Fiorentina. Chi? Quale? Come? Magari l'Atalanta fosse un competitor dei viola. Poveri illusi. Da praticamente un decennio il club della famiglia Percassi ha prima superato, poi surclassato la Fiorentina. Per un dolore tangibile dei tifosi viola, ma purtroppo solo di loro. Le umiliazioni sono queste: ha ragione chi sostiene che un tempo, neppure tanto remoto, l'Atalanta era uno dei terreni di caccia preferiti dal club viola: Morfeo, Pazzini, Montolivo e altri ancora. Lo scenario si è ribaltato: ora da Bergamo vengono a catturare le prede sotto il Cupolone. 

L'Atalanta, oltre a svariate partecipazioni alla Champions, mentre a Firenze si discuteva del sesso degli angeli, può vantare un trionfo in Europa League e il prossimo 14 agosto sfiderà nella finale di Supercoppa europea il Real Madrid, pochi giorni prima dell'ennesimo preliminare di Conference - con panico annesso - al quale sarà consegnata invece la Fiorentina. L'Atalanta ha 22 titolari, i viola quanti ne hanno? L'Atalanta giocherà per lo scudetto, certo con residuali possibilità di vincerlo, mentre la Fiorentina, stante così le cose, ripartirà per il suo cammino da ottavo posto. Dunque se Gonzalez finirà davvero a Bergamo non ci sarà da stropicciarsi gli occhi. Ma occhio alla Juve che quando parla di mercato con la Fiorentina ha sempre ottime carte da calare sul tavolo. È la cronaca di questi ultimi cinque anni a raccontarcelo. Ai viola piace McKennie, una ragione in più per invogliare l'argentino ad imboccare l'autostrada per Torino. 

Morale: la Fiorentina per comprare deve vendere o se preferite vende per poter acquistare. Tanto esce, tanto entra. Nessun stupore, via, siamo seri. Tutto legittimo, ci mancherebbe altro, la Fiorentina non è la sola società a perseguire questa modalità. Però così facendo la squadra non si rafforzerà mai. Rimarrà a vivacchiare nella palude della mediocrità. Milenkovic più Pongracic è un conto. Gonzalez più Gudmundsson pure. Si tratta di addizionare qualità, non sostituirla. Va bene tutto, ma immaginare che fare a meno di Gonzalez che nell'ultima stagione ha messo dentro 16 gol complessivi di cui 12 in campionato, sia facile è un'impresa rischiosa.  

L'islandese, comunque, è un ottimo calciatore che ha molte probabilità di finire a Firenze, ma con un fardello sulle spalle: il processo in Islanda per molestie sessuali nel quale in primo grado è stato assolto. Chi scrive è un ultrà del garantismo, fino all'ultimo grado di giudizio il genoano è innocente. Speriamo che lo sia davvero perché l'accusa è infamante. Ma un club può prendere un giocatore col rischio di perderlo per ragioni giudiziarie? L'Inter si è ritirata dall'asta per questo motivo? Domande delicate alle quali, però, la Fiorentina non può sottrarsi. 

I dirigenti viola meritano un applauso per come stanno tenendo botta nella trattativa per Tessmann: hanno l'accordo col giocatore e col Venezia, ma sembra che i suoi agenti chiedano commissioni molto alte. Ricordiamo che il centrocampista non vale 100 milioni, ma tra i 6 e 7 così ci capiamo meglio. L'affare è bloccato perché forse c'è chi pensa di guadagnare l'impossibile. Si può andare avanti con questo tipo di calcio? La Fiorentina non molla e ha ragione. In caso contrario Tessmann resterà in Laguna, il mondo è pieno di calciatori bravi. Anche in questo caso la resa dell'Inter su Tessmann ci fa capire qualcosa. 

La Fiorentina è in ritardo sulla fabbricazione della nuova squadra, con parole sue ce lo ha spiegato anche Palladino. Siamo al 3 agosto è mancano ancora tanti giocatori tra centrocampo, difesa, più un portiere e probabilmente un altro attaccante. Nzola ha diverse richieste: piace anche all'Empoli. Il nodo non sono i calciatori arrivati, Kean, Pongracic e Colpani sono elementi che fanno ben sperare, bensì coloro che ancora non sono stati acquistati. Il tempo stringe, bisogne fare in fretta, il debutto a Parma è dietro la prossima curva.