TRA GUDMUNDSSON E TESSMANN, PIÙ ALTRI TRE COLPI (VERI): NO AI MEZZONI, QUEST'ANNO NON CI SARANNO SCONTI NEL GIUDIZIO. LA FIORENTINA STA CERCANDO DI CAMBIARE TUTTO, TRANNE SE STESSA. I GIOVANI BOVE E CASADEI OK, MA IN UN CENTROCAMPO FORTE

06.08.2024 14:39 di  Angelo Giorgetti   vedi letture
TRA GUDMUNDSSON E TESSMANN, PIÙ ALTRI TRE COLPI (VERI): NO AI MEZZONI, QUEST'ANNO NON CI SARANNO SCONTI NEL GIUDIZIO. LA FIORENTINA STA CERCANDO DI CAMBIARE TUTTO, TRANNE SE STESSA. I GIOVANI BOVE E CASADEI OK, MA IN UN CENTROCAMPO FORTE
FirenzeViola.it

Sembra che la Fiorentina stia cercando di cambiare tutto, tranne se stessa, alternando passi carichi di senso compiuto e situazioni da menopausa mercatizia. E non si capisce se la rivoluzione sia rimasta in stallo per mancanza di occasioni o di fondi, il calendario delle operazioni è stato uno zig zag fra paccate di soldi e prudenza finanziaria: subito un mega affare da 13 milioni più 5 di bonus con la Juve per Kean che si avvicinava alla scadenza del contratto, poi Pongracic al posto di Milenkovic alla pari, Colpani in prestito oneroso con diritto di riscatto, altri equilibrismi contabili e wrestling con i procuratori, il prode e fragile Nico in teorica uscita, Gudmundsson in probabile entrata con Tessmann mentre - Palladino mette le croci sul calendario per contare i giorni - il tempo è sempre meno e il Parma si avvicina. 

Iperattività varia e ansia da prestazione, perché intorno alla Fiorentina il meteo sentimentale non è stabile, soffiano ventate tiepide che possono diventare tramontana in caso di falsa partenza in campionato e negli spareggi Conference, anche se come si è capito il livello della terza coppa è quel che è e i viola per entrare in tabellone incroceranno nei playoff gli armeni dell'Ararat o gli ungheresi della Puskas Akademia, squadre probabilmente più difficili da raggiungere nei loro stadi, che da battere sul campo. 

Comunque niente sconti, il sesto anno targato Commisso è cominciato con una promessa di rilancio unita alla sforbiciata del monte ingaggi, una sintesi di opposti esercitabile in miracoloso stato di grazia oppure con una bravura che - perfino il presidente ha chiesto scusa per l'ultimo mercato di gennaio - negli anni scorsi si è vista poco. Ci sono voluti molto coraggio e altrettanta disinvoltura per esporsi così, perché i tifosi nel frattempo hanno preso appunti, tatuandosi sulle braccia le parole di riscossa. Nessuno le dimenticherà (e questa è la premessa). 

Sono dunque arrivati un attaccante dalla Juve all'interno dei formidabili lavori in corso da anni fra i due club, dal Lecce il sostituto di Milenkovic ceduto in Premier, un altro difensore centrale argentino che dovrebbe aggiungersi a gennaio, ma senza aver giocato da mesi perché è in rotta con il suo club, il Boca, più l'innesco fino ad ora più suggestivo, Colpani, elegante e bello da vedere nel suo ruolo da tuttocampista killer (8 reti e 4 assist nel Monza). Ci sarebbero altri tre o quattro lavoretti di ristrutturazione da confezionare, cioè un portiere migliore di Terracciano, tutto il centrocampo o quasi, magari anche un centravanti che abbia nelle sue corde parecchi gol, più un difensore centrale pronto, perché giocando a tre... Facendo bene i conti, i 'lavoretti' sarebbero almeno 5. Quindi forza e coraggio, perché nel frattempo Palladino ha provato anche a riconvertire alcuni giocatori aggiustandone i ruoli, chissà con quanta soddisfazione personale.

L'esperimento di Sottil trequartista è un'altra scommessa, facendo quel mestiere ci sarà da pedalare, e anche parecchio, basta andare a rivedersi qualche partita giocata nello scorso campionato da Colpani, talmente usurato da essere sostituito quasi sempre. E poi: Biraghi centro sinistra nella difesa a tre, Barak provato come mediano nel centrocampo a due, Ikone accentrato in una nuova posizione che lo estragga dal suo frullìo molto vago sulla fascia, poi senza mira davanti alla porta. E poi il nuovo modulo con Dodo e Parisi a tuttafascia. Amichevoli di ultra rodaggio, un poco meglio quella contro il Montpellier, ma è calcio estivo, sicché bisogna prendere ogni indicazione sapendo che vale poco.

Il 17 agosto la Fiorentina esordirà a Parma e la rosa è incompleta, Palladino e la società dicono che vogliono migliorarsi, il club ricorda di aver raggiunto con Italiano sei semifinali e tre finali di coppa e quello deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Ne va dell'onore e mai come quest'anno anche della serenità, occhio alle partenze false perché l'aria è frizzantina.

Ambizione, dunque, a parole è gratuita ma nei fatti i giocatori veri costano e anche parecchio. Perché proprio di quelli si tratta, mica mezzoni, no, qui serve gente capace di alzare l'asticella perché poi dalle conferenze stampa si passa al campo e la missione deve essere quella di puntare alle prime 6 posizioni. Altri club _ in situazioni in cui la pressione era enormemente più bassa - hanno avuto la capacità di individuare buoni giocatori, a volte ottimi, pagandoli il giusto: alla Fiorentina sarà concessa questa possibilità? Certo, prima di tutto servono competenza e rapporti di mercato funzionali, lo scouting fa la differenza e l'appetibilità di un club anche.

In realtà qui serve gente pronta e Gudmunsson è un profilo capace di far svoltare il valore di una squadra (14 reti e 6 assist nel Genoa) anche se la sua vicenda giudiziaria personale allunga qualche possibile ombra in attesa del verdetto di un processo in Islanda con l'accusa di violenza sessuale, niente affatto uno scherzo; l'americano Tessmann in serie B ha fatto la differenza, ha un buon tiro, è ambidestro, calcia le punizioni, insieme a Busio nel Venezia ha costruito un reparto polivalente e forte in entrambe le fasi. Certo, in serie B. Fra i profili seguiti, ci sono anche quelli di Bove (Roma) e Casadei (Chelsea), rispettivamente classe 2002 e 2003. Sotto osservazione anche Vranckx (Wolfsburg), McKennie (Juve), Thorstvedt (Sassuolo) e Brescianini (Frosinone), più si spera tanti altri che non sappiamo. Per quanto riguarda i più giovani, Bove ha una discreta esperienza in serie A, Casadei ha portato in giro la sua fama di baby centrocampista prodigio giocando in Championship con il Reading e il Leicester. Il talento a entrambi non manca, insieme a loro a centrocampo sono necessarie altre certezze perché quest'anno - se non si fosse capito - la Fiorentina è sotto esame e ha finito i bonus.