6 SU 6 È TANTA ROBA. LA VIOLA VINCE E PASSA LA PALLA ALLA SOCIETA'
Abbiamo trovato la panacea dei nostri mali: giocare contro la Lazio e mangiare sushi. Un calendario ad hoc, che ci faccia incontrare sempre i ragazzi di Baroni, non ce lo fanno ma sfamarci sempre col giapponese potrebbe essere un’idea. Ad averlo saputo la cena del “vogliamoci bene e remiamo tutti dalla stessa parte” forse la facevano prima Palladino ed i suoi, ma l’importante è avere ottenuto una vittoria su un campo che proprio amico non è mai stato anche se i laziali, in questo campionato, si stanno rivelando i nostri maggiori sponsor visto che ci hanno lasciato tutti e sei i punti in palio. Considerato che noi ne abbiamo regalati quattro al Monza…meglio sorvolare altrimenti mi torna il nervoso.
Devo dire che non mi aspettavo questa partita o meglio non mi aspettavo che la Fiorentina si presentasse arrembante all’Olimpico e chiudesse la gara in soli 17 minuti. Avendo racimolato solo 2 punti negli ultimi 6 incontri c’era poco da stare tranquilli, dopo le ultime prestazioni mosce sia tecnicamente che fisicamente c’era poco da stare tranquilli, dopo i mugugni che si accumulavano e le richieste di esonero dell’allenatore c’era poco da stare tranquilli ma, quando mi aspettavo un ennesimo tracollo, sono sincera, il gruppo mi ha stupito e mi ha riportato indietro ai mesi felici.
Se si pensa inoltre che dopo mezzora Gudmundsson ha preso il palo che avrebbe siglato lo 0-3 si capisce come la serata fosse propizia anche se qualche sbavatura nella gestione della seconda parte della gara c’è stato, non si può rischiare poi di pareggiare all’ultimo istante disponibile facendo calciare Pedro che prende il palo prima del triplice fischio. Credo che i problemi della Viola non siano risolti del tutto e mi auguro che questa ritrovata vittoria non faccia desistere la società da fare gli innesti necessari in questa ultima settimana di mercato.
La Fiorentina ieri si è presentata con Pongracic finalmente al centro della difesa e non mi è dispiaciuto se si pensa che era solo alla seconda da titolare, come è sembrato in ripresa Gud che ha pure sfiorato il gol in rovesciata e molto bene anche Beltran che entra nel primo gol ma segna soprattutto il raddoppio. Singolare come le reti siano arrivate con assist dei due esterni di difesa, Gosens per Adli e Dodò per Beltran giusto per far capire ai nostri avversari che li stavamo accerchiando!
Ora non voglio esagerare, ma c’era bisogno di ritrovare stabilità e questa ce l’ha data anche un centrocampo a tre dove Folorunsho conferma la sua importanza e la sua fisicità. Abbiamo poi fatto riposare Comuzzo che era in debito di fiato e Colpani, infortunato, avrà modo di ritrovare la forma e la tranquillità vista la prima parte del campionato decisamente deludente.
Questi 3 punti ci riportano al sesto posto in classifica a -3 dalla stessa Lazio che è quarta, superando Milan e Bologna che ci avevano momentaneamente preceduto ma non devono farci pensare che tutto si è risolto a base di temaki e sashimi (che non sono nomi di calciatori giapponesi!) perché se da una parte si può scherzare sul patto del sushi, dall’altra occorre che la proprietà aiuti Palladino con almeno 3 innesti, uno per reparto, per consentirgli di riprendere la marcia europea. Il gruppo ha fatto capire che si è ritrovato e che ha voglia di tornare a fare bene e la dimostrazione è la corsa di Dodò dopo il raddoppio, quel cost to cost che ha fatto per andare ad abbracciare il Mister in panchina, e visto che abbiamo vinto su un campo ostico mi auguro che sia di buon auspicio perché il 2025 era proprio iniziato male.
A questo punto non rimane che dire…dall’Olimpico è tutto a voi società, a voi del mercato.
La Signora in viola