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Comotto: "La Fiorentina non poteva lottare per lo scudetto, ma per la Champions sì"

 Comotto: "La Fiorentina non poteva lottare per lo scudetto, ma per la Champions sì"FirenzeViola.it
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Oggi alle 14:33Radio FirenzeViola
di Lorenzo Benedetti

L'ex difensore della Fiorentina e dirigente Gianluca Comotto è intervenuto a Radio FirenzeViola durante il programma "Viola Amore Mio", commentando la situazione attuale della squadra: “Ci eravamo lasciati parlando di una Fiorentina ai vertici, ora siamo tornati un po' con i piedi per terra. Sicuramente non poteva lottare per lo scudetto, ma per l'Europa sì, anche se il quarto posto ora sembra lontano.”

Riguardo alle sue esperienze con allenatori come Marco Giampaolo e Cesare Prandelli, Comotto ha detto: “Quello che mi ha fatto fare il salto di qualità è stato proprio Giampaolo. Per me è un grande allenatore, mi ha insegnato i tempi del calcio. Quell'anno l'Ascoli fece una stagione straordinaria, considerando che partivamo da pronostici che ci davano già per retrocessi, è stata una grande soddisfazione. Lui e Prandelli sono diversi: Cesare era più abituato ad allenare i campioni, Giampaolo era più tattico, mentre Prandelli aveva una gestione diversa della squadra".

Sul match di stasera e la possibile formazione 3-5-2, ha aggiunto: “Penso che sia una scelta giusta, vista le difficoltà a centrocampo nelle ultime partite e l'assenza di Kean”.

Infine, riguardo alle difficoltà di Dodo nel 3-5-2, Comotto ha commentato: “Non si smette mai di imparare, ogni anno si impara qualcosa di nuovo dall'allenatore. Anche secondo me Dodo è più adatto a una difesa a 4, ma poi ci sono le esigenze della squadra e bisogna adattarsi”.

Tornando al problema del gol e all'assenza di Kean, si aspetta qualcosa in più dai centrocampisti?
 “Assolutamente sì, sicuramente si deve andare alla ricerca degli inserimenti dei centrocampisti per dare una mano al reparto offensivo.”

Sul lato mentale della partita di stasera, Comotto ha osservato: “Ai miei tempi, senza fare nomi, qualche giocatore sbagliava un paio di partite e poi faceva fatica a esprimersi al meglio successivamente. Ci vuole personalità anche nei momenti di difficoltà, e spero che ci siano questi tipi di giocatori nella Fiorentina."

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