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Allarme rosso in casa viola: con Kean e Dodo out, Palladino deve correre ai ripari

Allarme rosso in casa viola: con Kean e Dodo out, Palladino deve correre ai ripariFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 13:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Sembra quasi una maledizione. Senza fine e ogni giorno peggiore. Per la sfida di domenica contro l'Empoli, oltre a Kean (LEGGI QUI) la Fiorentina dovrà fare a meno anche di Dodo, vittima di un'appendicite che - oltre allo spettro di una possibile operazione - lo costringerà a saltare almeno l'impegno contro gli azzurri, anche se la sensazione è che lo stop che riguarderà il brasiliano non potrà essere inferiore ai dieci giorni. Dunque anche l'andata delle semifinali Conference League contro il Real Betis sembra un lontano miraggio ma in tal senso sarà più chiara la Fiorentina non appena verrà emessa una nota chiarificatrice ("Il tempo minimo per un recupero completo da interventi del genere è di tre settimane" ha avvertito il dottor Marcello Manzuoli, parlando a Radio FirenzeViola).

Due assenze pesanti
Il dato di fatto è che, sia nel derby (match fondamentale in chiave qualificazione all'Europa tramite il campionato) che nella prima di due gare internazionali che per i viola vale una fetta straordinaria di stagione, la Fiorentina dovrà fare a meno tanto del suo capocannoniere quanto di uno dei migliori terzini destri (al pari, forse, del solo Dumfries) della Serie A. Nonché gli unici due elementi della rosa per i quali non sono state fornite alternative nel mercato di gennaio all'allenatore. Il tutto, ovviamente, sommato ai giorni di stress già vissuti dalla squadra di Palladino in Sardegna, in virtù del match rinviato in occasione della morte del Papa, e alle fatiche accumulate nella gara dell'Unipol Domus.

Le soluzioni
Occorre dunque correre in fretta ai ripari. E se - in attesa di bomber Moise - in attacco la coppia "leggera" (ma efficace) costituita da Gudmundsson e Beltran ha già dato i suoi frutti, per la fascia destra il dilemma adesso è più che mai aperto, con almeno tre opzioni nell'arco di Palladino: l'adattamento di Folorusho come quinto di centrocampo, lo spostamento di Parisi dalla parte opposta rispetto alla corsia mancina oppure - come avvenuto a Cagliari - il ritorno alla difesa a quattro con Comuzzo impiegato come terzino, soluzione che però difficilmente potrà essere messa in atto a Siviglia complice l'assenza di Marì dalla lista Uefa. Un bel problema, in ogni caso. Di cui il tecnico avrebbe voluto volentieri fare a meno.