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D'Agostino: "Fiorentina non bene con le piccole? Questione tattica. Mandragora lo vorrebbe ogni tecnico"

D'Agostino: "Fiorentina non bene con le piccole? Questione tattica. Mandragora lo vorrebbe ogni tecnico"FirenzeViola.it
© foto di Uff. Stampa Lecco
Ieri alle 21:40Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato

L'ex calciatore della Fiorentina, Gaetano D'Agostino, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Viola Weekend": "Un campionato così equilibrato con questa lotta in tutti gli obiettivi era tempo che non c'era ed è dunque avvincente. Si è alzata la qualità con due squadre nelle semifinali europee che servono a diminuire il gap e le partite sono sempre più belle. Io dico vinca il migliore perché meriterebbero tutti e conterà chi è più lucido ed ha più forze fisiche e mentali. Avendo giocato con Fiorentina e Roma, faccio il tifo per loro".

Come sta la Fiorentina? "Sta bene e diciamo che si esalta con le grandi. Con quelle più piccole meno. Non è un fatto di concentrazione ma un fatto tattico, con l'Inter o la Juve che se la giocano a viso aperto come lei, la Fiorentina e se ha spazi è una squadra importante. Invece va in difficoltà quando le chiudono le linee di passaggio e fanno blocco basso perché è votata all'attacco. Ora mancano 6 partite poi Palladino, se rimarrà, ed io spero di sì, dovrà prendere spunto da quest'anno e da questa alternanza e migliorare qualche accorgimento tattico con le piccole".

Cosa pensa della vicenda Fagioli? "Non ho mai attraversato una situazione del genere per fortuna, la ludopatia è uno di quelle malattie che se ci entri ne esci a fatica. Umanamente mi spiace per lui perché parliamo di un talento e di un ragazzo giovane, come gli altri ma non saprei rispondere non essendoci passato".

Si aspettava l'escalation di Mandragora? E' un giocatore che un tecnico vorrebbe sempre. Lavora sempre ed è sempre sul pezzo, dà sempre disponibilità e sacrificio ed ora sta anche trovando gol. Lui ti va a fare legna e a schermare ed ora ha preso consapevolezza e sacrifica, ha sempre l'occhio giusto agonisticamente ed è una garanzia per la costanza. Gli faccio i complimenti per non aver mollato nonostante le critiche perché non salta l'occhio, come Cristante. Ha seminato bene ed ora sta raccogliendo le giuste soddisfazioni".

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