Mandragora da record, l'entourage: "Un giocatore così piace a tutti i club. Nazionale? Aspettiamo una chiamata"

Stefano Antonelli, agente che fa parte del gruppo che assiste Rolando Mandragora, è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare dell'ottimo rendimento del calciatore viola, anche ieri tra i più positivi in Conference e in rete su rigore: "Bisogna sempre contestualizzare il momento. Io dico che oggi la Fiorentina ha ricominciato a camminare in un certo modo, ha ritrovato equilibri. E in questi equilibri Rolando è importantissimo. Le parole nel post-partita sono state belle perché sentite. Rolando è uno vero, come lo vedete così è. Lui è un uomo spogliatoio per le sue caratteristiche morali. Poi quando le cose vanno bene c'è sempre il sole: bisogna riflettere quando le cose vanno male. Rolando è sempre questo, quando le cose vanno bene e quando le cose non vanno bene. Lui lavora tanto e si applica ma sa quando fa bene e quando fa meno bene. Questo è un momento che si sta godendo ma è sempre concentrato".
Antonelli ha poi detto qualcosa su quanto potrebbe succedere al calciatore, in scadenza a giugno 2026: "Per il suo futuro dico che, insieme a Luca De Simone, che cura con me il percorso di Mandragora, abbiamo l'obiettivo di finire la stagione nella miglior maniera possibile. La Fiorentina si gioca tanto, in Conference e in Serie A. Non abbiamo appuntamenti né abbiamo previsto di farli. Non c'è un motivo, non ci sono retropensieri, dobbiamo vedere partita per partita. La Fiorentina è il suo primo pensiero, in riferimento all'immediato".
Crede che quello di mezzala sia il suo ruolo ideale?
"Nel mio percorso con lui, che dura da otto anni, siamo sempre stati ambiziosi. Abbiamo sempre pensato che in Italia ci fosse una carenza di play. Pensiamo a Pirlo e poi a pochi altri, anche in proiezione Nazionale. Ma lui ha studiato tanto anche da mezzala. Solo che prima si preoccupava più della fase di non possesso, adesso è più libero e per questo si fa trovare pronto quando conta".
Ha ricevuto offerte per il calciatore?
"Attestati di stima ne sono arrivati da tante parti. A 27 anni ha fatto 300 partite in Serie A, ha il record di presenze nella storia della Fiorentina e non è una cosa da poco perché è entrato nella storia di un club. Quindi c'è stima e interesse, anche perché è un giocatore che per caratteristiche piace a tutti".
Come si trova con Palladino?
"Lui ha avuto un'esperienza straordinaria con Italiano. Ma oggi c'è Palladino che è stato tanto importante per lui. E viceversa. Anche Mandragora è importante per Palladino".
Si aspetta una chiamata in Nazionale per giugno?
"Se vi dico di no sono un bugiardo. Sì, ce l'aspettiamo dai".
Ci racconta un po' il rapporto tra Rolando e il papà Giustino?
"Non si può spiegare, è un legame speciale. Sapete come Rolando chiama suo papà? Mister. Perché è anche un padre calcistico per lui".
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