Riera-Palladino, "un dissing da rapper. Ma conta la coppa...". L'opinione de La Nazione

Nei giorni scorsi ha tenuto banco il dissapore tra Albert Riera e Raffaele Palladino dopo il fischio finale di Fiorentina-Celje, per una questione che si era già aperta la settimana prima e che al Franchi è andata avanti non solo al termine della partita. Sulla vicenda si è espressa stamani anche La Nazione, con la firma di Benedetto Ferrara, che nella consueta rubrica 'Rock and gol' ha preso posizione così: "La sfida di ritorno dei quarti di Conference non è stata il massimo per l’immagine dei due allenatori coinvolti in un dissing che neanche due rapper alle prese con un rancore dichiarato. Eminem Riera doveva spingere i suoi all’impresa con una squadra da tredici milioni di euro, Jay-Z Palladino non poteva fallire la semifinale, con il suo spogliatoio da trecento milioni. E comunque questa polemica a distanza serviva ad entrambi per caricare i giocatori.
[...] Ma poi, diciamocelo, mica saranno queste polemiche il problema. I politici danno per caso il buon esempio? Qualcuno che cerca di volare un po’ più in alto c’è, ma resta il fatto che il dissing è stato sdoganato a ogni livello e ci si chiede a chi i giovani debbano guardare per trovare esempi che li aiutino a invertire la rotta. People are strange, cantava Jim Morrison. E neanche lui era un esempio di politicamente corretto. Ma almeno era un artista. [...] E poi, come diceva il saggio Trap, se la squadra vince questa benedetta Coppa, cioè conquista il suo vero obiettivo stagionale, nessuno si ricorderà di come e perché, né tanto meno della qualità del gioco di partite mediocri sistemate nei sobborghi dell’Europa che conta".
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