DAL RITORNO IN GRECIA CON DRAGOWSKI AL GELO ISLANDESE: LE POSSIBILI AVVERSARIE EUROPEE
La rete di Mandragora nel finale di Guimaraes permette alla Fiorentina di guardare dal divano i sorteggi di oggi (ore 13, a Nyon) di Conference League, con la squadra di Palladino entrerà in scena agli ottavi di marzo (6 e 13 le date). L’avversaria dei viola nel tabellone finale, dopo il terzo posto nel maxi-girone, sarà una tra Panathinaikos, Olimpia Lubiana, Vikingur Reykjavik o Borac Banja Luka. In attesa di sapere quale sarà la rivale, andiamo a puntare la lente d’ingrandimento su queste quattro realtà.
Panathinaikos e quello starno ritorno in Grecia
Sarebbe bizzarro se il destino mettesse di fronte alla Fiorentina di nuovo la Grecia e di nuovo Atene, a pochi mesi dalla delusione di Conference dell’anno scorso. L’avversario era l’Olympiacos e lo stadio dell’AEK, stavolta invece parleremmo del Panathinaikos. Club che non necessita di presentazioni, acceso da un astio ormai celebre con le coinquiline della Capitale greca, non ha ancora vinto nulla nella sua storia europea ma vanta un blasone e un prestigio noto ai più (20 volte campione nel Peloponneso). Con 10 punti ha chiuso 13esimo nel maxi-girone, in un cammino un po’ più sbiadito rispetto al campionato, dove sgomita al vertice con le altre big della Grecia per la lotta al titolo (attualmente 4°, a due punti dalla prima). Squadra che annovera tra le sue fila anche ex conoscenze della Serie A e, guarda un po’, anche della Fiorentina. Il portiere non è altro che Bartlomej Dragowski, recentemente passato in viola, mentre sulla trequarti svaria quel Filip Djuricic da talento messo in mostra in Italia con la maglia del Sassuolo, già autore di 8 gol in stagione come Tete (ex Galatasaray) e Alexander Jeremejeff, mentre il cognome più estroso lo porta probabilmente Facundo Pellistri, ex Manchester United. Avversario sicuramente scomodo, tra i quattro ipotetici, quasi sicuramente quello più di tutti da evitare.
Olimpia Lubiana
Con lo stesso numero di punti del Panathinaikos nel maxi-girone, anche gli sloveni hanno incontrato più difficoltà in Conference che in campionato, dove conducono in solitaria dopo un percorso fin qui perentorio, con una sola sconfitta in 18 gare. Club che nel 2005 ha rimesso in piedi il vecchio Nogometni Klub Olimpija Ljubljana, vanta una storia recente di successi in patria, dove ha vinto campionato e coppa nazionale due stagioni fa. Formazione coriacea, non annovera tra le sue fila nomi di respiro internazionale o conosciuti ad un pubblico più vasto come possono avere i greci, ma che vede nel centravanti austriaco Raul Florucz sicuramente qualcosa di pericoloso, visto il ruolino di marcia che conta già 10 reti in 24 partite stagionali.
Nel freddo islandese del Vikingur Reykjavik
Realtà più sconosciuta quella del Vikingur Reykjavik, ma storica nell’isola islandese. Club con radici profonde, fondato nel 1908 e vincitore di coppa e campionato domestico nel 2023, attualmente concentra i suoi sforzi proprio in Conference League, mentre nella seconda parte di stagione affronterà anche la Reykjavik Cup e la Coppa di Lega (il campionato islandese finisce nella sua seconda fase, quella dei playoff, tra luglio e settembre, con la squadra di Arnar Gunnlaugsson che nel 2024 ha chiuso seconda dietro al Breidablik). Si fa fatica a trovare un nome di spicco, il giocatore più prezioso (dati Transfermarkt) è il mediano Gisly Thordarson con 400mila euro di cartellino, ma sarebbe senza dubbio la trasferta più affascinante e affettiva per Albert Gudmundsson e forse, almeno sul piano del viaggio e della meta da visitare, più curiosa per i tifosi viola (ma probabilmente anche più complicata per la logistica).
La Bosnia e il Borac Banja Luka
Ha sede nella seconda città più popolosa della Bosnia ed Erzegovina, appunto Banja Luka. A differenza degli altri possibili avversari, conta almeno un’affermazione in Europa, avendo portato a casa la Mitropa Cup del 1992. Nella Premier bosniaca insegue la capolista Zrinjski Mostar con 41 punti e due soli ko in 17 partite. In Conference ha centrato i playoff per il rotto della cuffia, con 8 punti in totale e 20esimo posto finale. Guidata davanti da Djordjie Despotovic e dai suoi 12 gol in stagione, è cambiata tanto negli ultimi mesi con diversi acquisti dall’estero. Gioca in questa realtà Stefan Savic, omonimo della vecchia conoscenza viola di nazionalità montenegrina. Formazione sicuramente da approfondire in caso di incrocio con la Fiorentina che nel proprio campionato ha eretto finora un vero e proprio muro difensivo, visti i soli 8 gol subiti in 17 gare.