DIBATTITO APERTO

10.01.2025 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
DIBATTITO APERTO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024

Il dibattito resta aperto, almeno fino a lunedì sera quando la Fiorentina tornerà in campo a Monza. Il cambio di modulo varato da Palladino nella sfida del Franchi con il Napoli è l’ultima instantanea di un girone d’andata in cui i numeri sembrano parlare chiaro: 5 partite disputate con la difesa a tre che hanno fruttato 3 pareggi e 2 sconfitte, 12 partite con la difesa a 4 per un totale di 8 vittorie (consecutive) 2 pareggi (Empoli e Juventus) e 2 sconfitte (Bologna e Udinese). Nel mezzo anche la sfida alla Lazio da dividere tra il primo tempo giocato a 3, con un parziale di 0-1, e il secondo tempo giocato a 4, col risultato finale di 2-1, oltre al match con l’Inter da recuperare. (LEGGI QUI)

Le indicazioni del tecnico
Insomma a rileggere quanto avvenuto nella prima parte di stagione vien da pensare che la strada da intraprendere da qui al termine dell’annata sportiva sia pressoché scontata, anche se sullo schieramento di sabato scorso al cospetto della squadra di Conte si potrebbe discutere di movimenti e di una fase difensiva comunque distante dai semplici numeri che contraddistinguono un modulo. E se Palladino ha più volte fatto intendere di prediligere una squadra in grado di passare con facilità da un sistema all’altro, sorta di freccia nell’arco del tecnico da scagliare a partita in corso, anche le ultime indicazioni in ambito di mercato raccontano dell’intenzione di rinforzare il reparto difensivo con l’arrivo di un altro centrale come Pablo Marì (operazione che potrebbe però preludere a ulteriori cambiamenti dopo l’avvicendamento tra Quarta e Valentini).

Gli orizzonti societari
Nel frattempo il club sembra puntare dritto su Luis Henrique, profilo sudamericano di sicuro fascino ma anche dai costi quasi proibitivi. Gli ultimi aggiornamenti di giornata raccontano di ulteriori conferme su distanze importanti, con la Fiorentina disposta ad arrivare a 20 milioni tra bonus e parte fissa (magari inserendo una percentuale sulla futura rivendita) e i brasiliani che restano fermi a 30 milioni. Al di là dei 10 milioni che ballano (tutt’altro che bruscolini) l’indicazione di mercato resta quella di un interesse del club nei confronti di un esterno offensivo di spessore, dettaglio indirizzato più verso il 4-2-3-1 visto in autunno che non sul 3-4-2-1 rispolverato contro il Napoli.

Bisogno di punti
Così in attesa di capire quanto e come i prossimi scenari di mercato incideranno sulle trattative invernali non resta che attendere il prossimo esame in campionato, quello di Monza per capire se tra un’idea e l’altra ce ne sarà una più impiegata, come del resto avvenuto tra ottobre e novembre scorso quando per inciso la Fiorentina sembrava aver messo le ali raggiungendo la vetta della classifica. Un confronto costante interno (al club) ed esterno (almeno nella tifoseria e tra gli addetti ai lavori) con la certezza che dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime 4 sfide la Fiorentina è chiamata a tornare a fare punti lunedì sera quando farà visita al fanalino di coda del campionato.