DUNGA A RFV: "LUIZ HENRIQUE FORTE: VIOLA, TE LO CONSIGLIO. MA IN ITALIA GLI SERVE UN DRIBBLING IN MENO"

09.01.2025 13:00 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: a cura di Lorenzo Marucci
DUNGA A RFV: "LUIZ HENRIQUE FORTE: VIOLA, TE LO CONSIGLIO. MA IN ITALIA GLI SERVE UN DRIBBLING IN MENO"
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Luiz Henrique continua ad essere il vero sogno di mercato della Fiorentina per gennaio. Il brasiliano del Botafogo potrebbe essere l'elemento migliore per cambiare volto all'attacco viola, in virtù della velocità e del senso del gol del classe 2001 che sono valsi al giocatore il titolo di miglior giocatore del Sudamerica del 2024. Per parlare di questo possibile colpo, Radio FirenzeViola ha chiesto un parere a Carlos Dunga, leader del centrocampo viola tra il 1988 e il 1992 ed ex ct della Nazionale brasiliana: "Mi sto informando come sempre su Firenze… so anche che lo stadio Franchi è oggetto di ristrutturazione" racconta il Cucciolo.

Di Luiz Henrique che idea si è fatto?
"E' un giocatore veloce, ha fatto molto bene nell'ultima Libertadores. Due anni fa era un elemento molto alterno mentre quest'anno è stato più solido e continuo. Qui in Brasile si fanno i nomi di Lione e Fiorentina per lui. Di sicuro è un elemento interessante".

Crede che all'occorrenza possa fare anche il centravanti?
"Lui dà il meglio di sé come esterno, o al massimo dietro a una punta. La cosa importante è che davanti a sé abbia spazio e non rimanga statico, da solo, in attacco".

Potrebbe ambientarsi velocemente in Italia?
"Sì, certo. Lui è un giocatore con molta fame, che ha voglia di emergere e di dimostrare tutto il suo valore. Quindi non credo che avrebbe problemi in una nuova realtà".

Lei, dunque, lo consiglierebbe alla Fiorentina?
"Sì, è un elemento promettente. Spesso di un giocatore si vedono solo le qualità tecniche, poi bisogna capire se uno è competitivo veramente".

Si è parlato molto di un carattere particolare per Luiz Henrique…
"Il calcio oggi è cambiato molto, i social hanno trasformato anche i calciatori e i loro interessi… però spesso il comportamento dei tesserati dipende molto dalla società. Se il club mette in chiaro quali comportamenti è giusto avere, è tutto più facile".

Dodo potrebbe essere un punto di riferimento per lui?
"Certo: un brasiliano che già conosce la piazza, la lingua e il sistema di gioco potrebbe aiutarlo. Chi spesso ha difficoltà sono i giovani, che magari dal Brasile vanno in Europa e non conoscono la nuova realtà finendo per non ambientarsi".

Tornando a Luiz Henrique, dove crede che possa ancora migliorarsi?
"Lui come tutti i giovani cerca sempre di tenere il pallone tra i piedi, di fare un dribbling in più… se andrà a giocare in Italia dovrà imparare ad essere più efficiente, più concreto. Solamente giocando potrà arrivare a questo".