GUD NEWS

09.01.2025 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
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FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024

Salvate il soldato Gudmundsson, per un milione di motivi, anzi almeno ventotto. L’islandese di questi tempi è sulla bocca di tutti e purtroppo non per quanto fatto vedere in campo. In principio furono i due calci di rigore tirati (e segnati) contro la Lazio, lui che in avvio di stagione si era dovuto soprattutto curare per un problema al polpaccio con il quale era arrivato a Firenze. La Fiorentina lo aveva inseguito per tutta l’estate, tanto che fu proprio Palladino a confessare di esserselo a lungo sognato, fino ad arrivare a un accordo con il Genoa per un prestito (super)oneroso da 8 milioni di euro, obbligo di riscatto a 17 milioni e altri 3,5 milioni di bonus. Un totale da 28,5 milioni che ha reso Gud l’acquisto più costoso della storia viola, superando i 27 milioni spesi nell'estate del 2021 dal club di Commisso per l’arrivo di Nico Gonzalez.

Lazio, Milan, Lecce, poi il buio
Così dopo tanta attesa il suo ingresso nel secondo tempo della gara con la Lazio, primo grande spartiacque della stagione, sembrava preannunciare l’inizio di una nuova era, quella del cosiddetto “uomo dei ghiacci”. Fuori dai giochi con Parma, Venezia, Monza e Atalanta (anche perché obbligato a tornare in Islanda per via del processo per “cattiva condotta sessuale”) gli erano bastati 45 minuti per regalare ai viola i primi tre punti della stagione, salvo tornare in campo a Empoli (0-0 finale) e segnare di nuovo contro il Milan con un preciso fendente da fuori area. Era la prima di 8 vittorie consecutive in campionato, Firenze si stava innamorando di lui (mentre qualcuno già lo paragonava a Kurt Hamrin per i calzettoni abbassati) ma il destino lo attendeva al varco.

L’infortunio in Salento
A Lecce dopo appena 9 minuti uno scatto risultò fatale, idem la diagnosi dell’infortunio: “lesione di I/II grado a carico della giunzione mio-tendinea del bicipite femorale della coscia destra”. Se dall’Islanda sono poi arrivate buone notizie per l’innocenza nel processo, al Viola Park Gud si è visto sempre meno perché alle prese con il recupero, tanto che dal 20 ottobre il numero 10 è tornato in campo solo l’8 dicembre, due mesi dopo, nel sofferto 1-0 sul Cagliari.

Aspettative disattese
Chi si aspettava un rientro col botto, però, è rimasto deluso. Con Bologna, Udinese e Vitoria Guimaraes il Gudmundsson visto in campo non era più lo stesso. Poco brillante, l’islandese è parso avulso dal gioco della squadra di Palladino, fino al pareggio di Torino in cui il tecnico viola lo ha chiamato fuori dopo un’ora di gioco. E’ il preludio all’esclusione nell’ultima gara contro il Napoli, aspetto del quale si discuterà a lungo nel dopo gara anche per un presunto nuovo problema alla caviglia che lo avrebbe condizionato nel riscaldamento. Ora che Gudmundsson è riapparso in gruppo non ci sono certezze sul suo impiego a Monza, e mentre in città si moltiplicano le voci su eventuali problemi extra-campo il girone di ritorno si apre con una Fiorentina ancora alla ricerca di quello che può e deve essere il punto di forza di questa stagione.

Recupero obbligato
Ieri l’islandese si è rivisto in gruppo, anche nel corso della partitella in famiglia disputata al Viola Park. Un segnale importante, più indicativo di qualsiasi spiffero, e soprattutto l'avvio di un recupero che pare pressoché obbligato. Perché Gudmundsson è elemento di indubbie potenzialità, se non il calciatore di maggior qualità in rosa, e perché la Fiorentina in questo momento ha assoluto bisogno delle sue doti e possibilmente pure dei suoi gol visto che, escluso Kean, manca l’apporto in termini realizzativi degli altri interpreti. Mercato a parte, con l’inseguimento a Luiz Henrique che prosegue, la Fiorentina in questo girone di ritorno non può più fare a meno di lui, tanto più dopo che ieri sono finalmente arrivate “Gud” news.