UN ANNO DI VIOLA PARK, NIGRO IN ESCLUSIVA A FV: "LA MIA OPERA PIÙ IMPORTANTE. CON JOE E ROCCO..."

11.10.2024 16:30 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Ha collaborato Andrea Giannattasio
UN ANNO DI VIOLA PARK, NIGRO IN ESCLUSIVA A FV: "LA MIA OPERA PIÙ IMPORTANTE. CON JOE E ROCCO..."

A un anno esatto dall'inaugurazione del Viola Park, il costruttore Giovanni Nigro che l'impianto di Bagno a Ripoli lo ha realizzato fianco a fianco con Joe Barone e Rocco Commisso, racconta le sue emozioni in esclusiva per Firenzeviola.it: "Oggi dico di essere un po' più rilassato perché abbiamo vissuto anni di grande concentrazione, ma anche apprensione per quello che succedeva sul fronte delle tempistiche e del costo dei materiali. Si stanno chiudendo delle piccole ferite di quello che è stato un processo molto complicato. Sono contento che tutti i sacrifici che abbiamo fatto abbiano dato un'opera così importante e storica a tutto il popolo viola ma anche alla mia impresa".

Tra le più importanti della sua carriera?
"Probabilmente la prima come importanza, anche se l'ampliamento dell'ospedale durante il Covid è stato davvero emozionante rispetto a quello che stava accadendo. Però sì, il Viola Park è sicuramente la più importante a cui ho lavorato".

Com'è stato il momento in cui le chiesero di realizzare l'impresa?
"È stato grazie a Joe Barone, oltre a Rocco Commisso che ha seguito l'indirizzo dato da Joe. Noi non eravamo neanche stati chiamati nella prima fase di gara perché non avevamo i numeri per poter realizzare un'opera del genere, però Barone vedendomi spesso allo stadio per vedere la partita e avendo lavorato già con loro per qualche piccola opera, mi chiese dei consigli e dato che i costi delle grandi imprese erano molto, ma molto onerosi rispetto a ciò che immaginavano, allora è iniziato questo percorso quasi incredibile in cui hanno affidato tutti i lavori alla mia impresa".

All'inizio pensava fosse impossibile realizzare un'opera del genere...
"Sì, è vero, ma alla fine io avevo le capacità di realizzarlo soprattutto con la fiducia che si è creata con il privato, in questo caso la Fiorentina".

Ha mai pensato di non riuscire a realizzarlo?
"I momenti di sconforto sono stati tantissimi, perché nonostante il grande lavoro anche dell'architetto Casamonti, cambiavano spesso le carte in tavola e la velocità che chiedeva Commisso cozzava con la parte burocratica che doveva essere elaborata settimanalmente. Questo portava incertezze anche sui costi e questo ha creato qualche dubbio, ma devo dire che c'è sempre stato Barone, assieme a Rocco, a capire che non eravamo persone furbe che li volevano fregare. Sapevano che le nostre richieste erano serie. Ma voglio sottolineare una cosa: noi con la Fiorentina, nonostante un lavoro così complesso, non ci siamo mai mandati una PEC o una mail di contenzioso. C'è sempre stata fiducia".

Cosa si potrebbe fare per migliorarlo ancora?
"Per quello che oggi è lo strumento legato alla squadra penso che sia davvero difficile. C'è tutto, dal barbiere alla Chiesa. Ci siamo dovuti scontrare con le leggi e qualcosa di meglio si può sempre fare ma oggi non mi viene in mente".

Pensa sia stato dato un messaggio al mondo del calcio?
"Il messaggio è duplice. Da una parte che le grandi squadre devono avere impianti all'avanguardia se vogliono far tornare i numeri anche dal punto di vista dell'indotto, dall'altra è un messaggio alle istituzioni: grazie al Comune di Bagno a Ripoli e a Francesco Casini che si sono presi grandi responsabilità".

Cosa si sente dire sul futuro della Fiorentina con Commisso come proprietario?
"Io posso essere di parte, ma chiunque ha avuto rapporto con Rocco vede subito la sua grande umanità e la sua grande lealtà. Io l'ho conosciuto negli ultimi tre anni e so che se uno si comporta bene con lui non arriva mai allo scontro. So che Commisso tiene tantissimo a questa squadra e ritengo che finché c'è lui può essere criticato su alcune scelte ma è importante che ci sia sempre rispetto. Le cose che hanno dato parecchio fastidio a Rocco è quando si fanno attacchi personali. Il fatto che lui nonostante le difficoltà e le critiche sia ancora qui battagliero la dice lunga su chi è".