CARO ADRIAN, LE SCUSE NON BASTANO di M.Magrini

20.04.2010 00:00 di  Matteo Magrini   vedi letture
CARO ADRIAN, LE SCUSE NON BASTANO di M.Magrini

Caro Adrian ti scrivo, ma non per distrarmi un po’. E visto che sei molto lontano (dal campo, purtroppo), ti scrivo più forte. Da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio sta finendo e qualcosa proprio non va. La novità, Caro Adrian, è che la Fiorentina è uscita dalla Champions League, ha visto svanire il sogno di andare a Roma per giocarsi la Finale di Coppa Italia e piano piano sta salutando anche l’ultima chimera chiamata Europa League.

Verrebbe voglia di ricordarglielo all’infinito e chissà se il caro Mutu ci ha pensato mai, a cosa poteva essere questa stagione se quelle maledette pillole le avesse lasciate su chissà quale scaffale di chissà quale dannata farmacia, erboristeria o qualunque cosa fosse. Noi non facciamo altro da mesi, da quando ci siamo resi conto che senza il Fenomeno tutto sarebbe stato difficile. Troppo difficile. Sia chiaro, nessuno vuole giustificare la Viola per un campionato deludente e per prestazioni indegne come quelle di Bergamo ma certo fare a meno del miglior giocatore è rinuncia troppo pesante. Per chiunque. Provate ad andare da Guardiola e a chiedergli cosa sarebbe il suo magnifico Barcellona senza Messi.

Caro Adrian, ce lo chiediamo noi, se lo chiede Firenze e probabilmente sì, c’hai pensato anche tu. Abbiamo ascoltato le tue scuse e la rabbia è montata violenta. Le accettiamo, per carità, e le apprezziamo, ma non possono bastare. Sarebbe troppo facile pensare di risolvere tutto con poche, seppur sentitissime (non v’è dubbio) parole. Si può parlare quanto si vuole di ingenuità, di buona fede(e vorremmo anche vedere), di piccolo errore a confronto del disastro cocaina ma tant’è, sempre di imperdonabile errore si tratta.

E la Fiorentina? Cosa farà la società in mezzo a questo mare di domande, dubbi, di “ma se ci fosse stato Mutu”? Domanda scomoda, ma che merita una risposta. Una cosa è certa. Nessuno restituirà ai viola i goal che il talento rumeno avrebbe segnato e tanto meno i punti in più che sarebbero arrivati col dieci in campo. E allora? E allora questo danno qualcuno lo deve pagare, e quel qualcuno non può che essere il caro Adrian. Che sia con una multa, con un taglio di stipendio o con una sospensione dello stesso. Del resto, qual è stato il contributo di Mutu in questi mesi? E quale potrà essere nei prossimi, almeno fino al termine della squalifica? Domanda retorica, ovviamente.

Pensare ad una Fiorentina senza di te, caro Adi, è difficile, e ancor più arduo è pensare a qualcuno disposto a spendere dei soldi per portarti via da Firenze. Il prossimo capitolo della tua storia sembra quindi già scritto e l’inchiostro è viola forte, intenso. Che ti piaccia o no. Pensaci allora, e non scordarti mai che questa città ti accolto da re nonostante un passato torbido e ti ha innalzato a padrone assoluto del Franchi senza se e senza ma e che tu l’hai tradita. Firenze e la Fiorentina ti aspetteranno, probabilmente (alternative?), e non perdoneranno più. Nove mesi, come un parto, dolorosissimo, con la speranza che al termine del travaglio la Viola abbia un bambino (possibilmente un pizzico più maturo) capace di cancellare rabbia e delusione e di restituirle, almeno in parte, quello che le ha tolto.