NON TRADITE LA FIORENTINA di Manola Conte

Di Manola Conte, direttore di Viola, per Firenzeviola.it
08.04.2010 00:00 di  Manola Conte   vedi letture
NON TRADITE LA FIORENTINA di Manola Conte

Quella di queste ultime settimane è una storia nata male nella quale tutti hanno commesso errori. I tifosi si sono domandati preoccupati chi fosse il tradito e chi il traditore consapevoli però che in lontananza c'è lo spiraglio di una storia che ancora deve essere scritta. E allora è necessario ritrovare l'armonia necessaria per proteggere la squadra. Ed è per lei che è necessario fare il tifo.
Perché il progetto c'è e, nonostante le picconate, cresce. Magari è fragile, ancora malfermo sulle gambe e nessuno può affermare con sicurezza che sopravviverà fino a diventare adulto, solido, capace di far innamorare di se una città, ma c'è. E il futuro sta mettendo radici. Come aveva previsto
Pantaleo Corvino quando disse che la forza della sua Fiorentina doveva essere il ricambio generazionale, e che quella era la strada per garantirsi un futuro vincente. Certo all'inizio la parola futuro ci aveva impaurito, ma oggi più che mai racconta quanto Corvino avesse ragione. E, un po’ come accadde nella stagione 1965/66 quando nacque la Fiorentina baby, un investimento di lungo periodo, all’improvviso, è diventato presente. «Il ciclo di questa Fiorentina non è finito, sbaglia chi pensa
il contrario» ha assicurato a più riprese Pantaleo Corvino. «Ciclo finito? Ma se è appena cominciato». Hanno comunque ribadito i Della Valle. E Prandelli? Fino a prova contraria sarà l'allenatore della Fiorentina anche il prossimo anno.


E allora... mai come in questo momento è necessario fare il tifo.
In un campionato, seppur lento, le sconfitte fin qui rimediate hanno messo la squadra di Prandelli in una situazione difficile. Archiviata oramai la Champions che, comunque, era un sogno, adesso la Fiorentina ha un calendario e una classifica difficile. Palermo, Sampdoria Napoli e Juventus sono davanti e possono contare su un vantaggio non facile da colmare e così anche l’Europa League diventa un’ipotesi difficile. Sia chiaro, niente è completamente precluso, e la partita di sabato con l'Inter è comunque importante, ma mai come in questo momento è diventato fondamentale quel singolo match di Coppa Italia, anche se con la squadra più forte del campionato. L’Europa, infatti, sembra passare più da questa strada che da quella del campionato.
E allora è necessario regalarci e regalare alla Fiorentina il sogno di giocarsi a Roma la finale di Coppa Italia. Lì la Fiorentina avrebbe poi due possibilità straordinarie. Da una parte l'approdo certo all'Europa League, dall’altra la possibilità di conquistare di un titolo importante. Il primo dell’era Della Valle, ma anche il primo per Prandelli e Corvino. E allora proviamo a riporre in frigorifero una bottiglia di champagne. Pronti a sostenere la squadra. Pronti a stappare una bottiglia per il futuro.