USCIRE ALLO SCOPERTO di Tommaso Loreto

Proviamo a guardare avanti, in uno sforzo di prospettiva tanto necessario quanto nebuloso. Perchè a oggi, di chiarezze, ancora non ve ne sono. Tanto vale, allora, ricapitolare. Nelle prossime 24 ore Firenze riabbraccerà Prandelli al rientro dal Canada. Cosa possa succedere non è dato sapere. La piazza vuole salutare degnamente il suo allenatore, lui vorrebbe ringraziare i tifosi uno per uno. Le cronache in arrivo dall'altra parte dell'oceano, del resto, questo raccontano. E così sia, perchè è indubbio che Prandelli meriti un saluto come quelli andati in scena al "Franchi" per Rui Costa. Lo spessore, umano, del resto, c'è tutto.

Poi, però, sarà necessariamente tempo di muovere i primi passi verso il nuovo corso. Sinisa Mihajlovic, ormai non è più notizia, sarà il nuovo allenatore della Fiorentina. E, tutti i cambiamenti del caso, dovranno essere programmati con dovizia di dettagli. Perchè i tempi che Firenze sta vivendo non sono certo rosei. Fra striscioni e malumori, quel che potrà essere la prossima stagione resta a tutt'oggi un'incognita. Anche a fronte di un silenzio societario dettato, quasi, da un imbarazzo generale per quel che sta accadendo. Ed è accaduto.

Si provi, allora, a ricompattare il tutto con maggiore presenza. Osservi Moratti festeggiare la Champions League per 48 ore di fila e ripensi a quanto è stato preso in giro per gli anni di insuccessi a fronte di miliardarie campagne acquisti. Eppure, anche quando le cose andavano male, c'è sempre stato. Presente nello spogliatoio, presente nelle interviste. Pure troppo. Firenze, forse, fra le altre cose avrebbe bisogno anche di questo. Di una direzione più chiara, di una presenza più certa nelle stanze che contano. Anche perchè, complice il calciomercato, Pantaleo Corvino sarà presto costretto a viaggiare parecchio. Ci pensino in società, visti i tempi cui ci avviamo. Uscire allo scoperto, alla luce del sole, tra pochissimo, sarà comunque inevitabile. Fosse solo per come sono andate le cose negli ultimi 3 mesi.