GIBELLINI A RFV, Palladino può diventare il Gasperini viola
Mauro Gibellini, ex calciatore e dirigente sportivo italiano, tra le altre squadre anche dell'Hellas Verona, ha parlato a Radio FirenzeViola per analizzare lo scontro tra Fiorentina e Verona in programma domani.
Sul Verona e la sua capacità di salvarsi ogni anno:
"È uno dei meriti di questa dirigenza. Negli ultimi anni, il Verona ha saputo vendere i migliori giocatori e sostituirli con nuovi acquisti poco conosciuti ma a basso costo, e le cose sono riuscite. La squadra di quest'anno mi sembra più organizzata rispetto a quella dell'anno scorso, è una squadra tecnica".
Sul continuo smantellamento e ricostruzione della squadra, e il merito dello scouting:
"A Verona c'è una persona che vive il calcio 24 ore su 24, ed è Sean Sogliano. Ho l'impressione che lui si sia adattato molto bene a questa città e alla mentalità dei tifosi veronesi. La sua migliore qualità è stata quella di prendere giocatori, farli crescere e rivenderli, un po' come ho fatto io in passato. Però, ciò non garantisce sempre la permanenza in Serie A. Mi auguro che la squadra possa trovare una stabilità in Serie A".
Un commento riguardo alla proprietà della Fiorentina:
"La Fiorentina è una delle proprietà più forti della Serie A, forse a discapito di Napoli e Atalanta. La Viola non ha una società italiana che è sempre presente fisicamente, ma c'è da dire che il presidente ha fatto un investimento enorme sul centro sportivo. La squadra ha una buona struttura. Quello che manca è trovare un allenatore che porti la Fiorentina da essere una comprimaria a diventare una squadra importante, un Gasperini della situazione, e potrebbe essere Palladino".
Sul passaggio di Palladino alla difesa a 4:
"Fa parte della crescita. Sia la Fiorentina che il Verona hanno fatto una sorta di rivoluzione. È inevitabile che ci sia un periodo di adattamento. Se Palladino è partito con la difesa a tre e poi ha scelto la difesa a 4, ottenendo questi risultati, vuol dire che è una persona intelligente. Questo avvalora l'idea che sia un allenatore con grande prospettiva per la Fiorentina".
Un commento su Moise Kean:
"Credo che Moise Kean possa aver trovato il suo terreno a Firenze. Mi sembra un giocatore molto istintivo. Credo che debba avere fiducia in sé stesso, e anche la fiducia dei tifosi. Giocare in società dove ti obbligano ad essere sempre al top è stato troppo per lui fino all'anno scorso. Aveva bisogno di completare il suo percorso calcistico passando per Firenze, e magari, in futuro, diventare l'attaccante della Nazionale".