I TRE GIORNI DELLA RINASCITA, UNDICI ANNI DOPO FIRENZE TORNA A SOGNARE...

31 luglio 2002, 1° agosto, 2 agosto 2002... Se siamo qui lo dobbiamo anche a loro.
01.08.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
I TRE GIORNI DELLA RINASCITA, UNDICI ANNI DOPO FIRENZE TORNA A SOGNARE...
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© foto di Giacomo Morini

Per rinascere bisogna prima morire. E fu così che l'A.C Fiorentina muore il 31 luglio 2002. O meglio... A.C Fiorentina s.p.a viene dichiarata fallita e perde il titolo sportivo. Per poi rinascere il giorno dopo col nome di Fiorentina 1926-Florentia s.r.l. ed essere acquisita il 2 agosto dall'imprenditore Diego Della Valle. Il "ciabattino" marchigiano di futura memoria, infatti, acquistò l'intera quota di partecipazione nel capitale sociale del sindaco Domenici e dell'assessore Eugenio Giani. Recita un altro aforisma: "Solo chi cade può risorgere". E la Fiorentina dei Della Valle è caduta più volte, per poi risorgere... Sempre! Successe nel 2005, quando dopo l'insperata promozione in serie A si salva solo all'ultima giornata. Nel 2006, coinvolta in calciopoli e penalizzata di 30 punti (da 74 conquistati sul campo scende a 44, fuori da ogni competizione europea) la Fiorentina viene ulteriormente penalizzata di 19 punti, poi ridotti a 15, da scontare nel campionato successivo. Nel 2010 quando il 30 marzo, una battaglia di comunicati tra Della Valle e Prandelli, segna la fine del rapporto tra Cesare e Diego, tra Cesare e la Fiorentina. E' la caduta più rovinosa dopo 5 anni semplicemente fantastici. La Fiorentina, intanto, continua a cadere. Sempre nel 2010, quando al posto di Prandelli arriva Mihajlovic. Nel 2011, quando il 19 novembre arriva Delio Rossi. Ancora nel 2011, quando il 2 maggio i cazzotti tra lo stesso Rossi e Ljajic significano il punto più basso dall'era Della Valle. Eppure la Fiorentina resiste, la Fiorentina rinasce. Apparentemente ammaccata, visibilmente tumefatta, l'A.C.F Fiorentina si è sempre rialzata. Ed è ripartita, più forte che mai.

UNDICI ANNI DOPO - Tre giorni, abbiamo detto. 31 luglio (la morte), 1° agosto (la rinascita), 2 agosto (la vita, il passaggio ad una proprietà forte, solida come quella della famiglia Della Valle). Tre giorni fondamentali che Eugenio Giani, oggi presidente del consiglio comunale, ieri vice-presidente della neonata Florentia S.R.L, sintetizza così: "Il 1° agosto dovrà essere sempre la giornata da ricordare per la Fiorentina, perché nel 2002 nacque il nuovo soggetto giuridico che come squadra calcistica sta dando oggi tante soddisfazioni a Firenze. Non fu una scelta facile quella di costituire la nuova squadra mettendoci la faccia. Il sottoscritto e il sindaco Domenici, come esponenti politici, dovemmo subire attacchi durissimi, ed il valore aggiunto fu la credibilità che avemmo da parte della tifoseria perché i 17.000 abbonamenti su una nuova squadra come fu la Florentia Viola, per un campionato di C2, costituì un record oggi da nessuno superato. Scegliemmo la famiglia Della Valle e tutti i fiorentini possono rendersi conto di quanto fu giusta e lungimirante quella volontà. In questi anni ho personalmente sempre difeso i Della Valle, anche nei momenti di maggiore difficoltà, perché mi resi subito conto dell’entusiasmo, passione, dedizione e di un causa che aveva un valore ideale, la dignità di Firenze nel mondo del calcio". E come dargli torto al buon Eugenio... Oggi la Fiorentina è un esempio, un modello, e al netto degli arbitri (ce lo concederete...) la favorita per lo scudetto 2013-2014. Lo possiamo dire, finalmente la Fiorentina ha una squadra che può vincere il terzo scudetto. Per questo, undici anni dopo la C2, undici anni dopo la sconfitta di Grosseto (l'esonero di Vierchowod, gli sberleffi del pubblico grossetano) la Fiorentina dei Della Valle viene indicata da tutti la squadra più forte del campionato. Per questo undici anni dopo al posto di Quagliarella c'è Gomez, al posto di Maspero c'è Aquilani, al posto di Andreotti c'è Cuadrado, al posto di Bochu c'è Joaquin. E ancora al posto di Longo c'è Pizarro, al posto di Nicodemo c'è Borja Valero, al posto di Evacuo c'è "Pepito" Rossi. Sopratutto al posto di Cavasin c'è Montella. Una sola cosa non è cambiata: la proprietà. E' vero, ci sono Pradè e Macià, al posto di Lucchesi e Corvino. Al posto dei Della Valle, però, ci sono... ancora i Della Valle. Firenze torna a sognare, e lo fa insieme ai fratelloni marchigiani. Il segreto del successo sta tutto qui...