Live

Palladino: "Comuzzo ha senso d'appartenenza. Col Genoa la gara più importante dell'anno"

Palladino: "Comuzzo ha senso d'appartenenza. Col Genoa la gara più importante dell'anno"
Oggi alle 12:03Copertina
di Andrea Giannattasio
fonte dal nostro inviato al Viola Park

Antivigilia di campionato in casa Fiorentina. A due giorni dalla gara contro il Genoa di domenica alle ore 15, il tecnico viola Raffaele Palladino ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro i rossoblù e fare il punto sulle ultime notizie di mercato in entrata e in uscita. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it: "Oggi apro io la conferenza, vi dico che visto il momento e il periodo non risponderò ad alcuna domanda di mercato. Il mese che abbiamo passato è stato difficile ma sotto l'aspetto del risultati. Il mese però è stato formativo e di crescita. La dimostrazione è stata la grande prova di carattere messa in campo con la Lazio. Sappiamo che il momento non è facile ma ci siamo preparati bene per la gara con il Genoa".

Come mai la Fiorentina ha problemi ad affrontare le piccole?
"Ogni partita è una storia a sé, ci sono squadre che difendono in un modo e altre che difendono in un'altra. Domenica però abbiamo davanti a noi la gara più importante dell'anno perché andiamo a caccia della continuità e affronteremo una squadra in salute, specie da quando ha cambiato l'allenatore".

C'è qualche indisponibile? Come sta Cataldi?
"Cataldi è ancora fuori ma abbiamo ancora oggi e domani per recuperarlo, anche se non si è mai allenato con la squadra. Colpani è in campo e sta provando a rientrare, anche se resta border-line. Non ci sono altri infortunati ma c'è il mercato aperto. In mediana devo essere bravo a intentarmi qualcosa di nuovo. Ho Mandragora o Richardson ma posso anche adattare qualcuno. Nelle difficoltà possiamo tirare fuori il meglio".

Come sta vivendo Comuzzo questo periodo?
"Pietro è un giovane-vecchio, come ho sempre detto: è più maturo dell'età che ha. Nessuno lo sposta. Ha un senso di appartenenza per questa società unico e io lo ringrazio perché stravedo per lui".

Come stanno Beltran e Gudmundsson?
"Hanno fatto una grande prova con la Lazio. Ero convinto che Lucas potesse occupare quella posizione venendo dentro al campo. Gud ha difeso e si è sacrificato tanto. Meritava il gol ma se continua così si toglierà presto delle soddisfazioni".

Cosa pensa dell'arrivo di Pablo Marí?
"Sta recuperando da un infortunio e dunque non sarà convocato per domenica. Non è una cosa lunga, recupererà in tempo breve".

La squadra ha mai perso l'entusiasmo, alla luce delle critiche esterne?
"ll gruppo prima soffriva nel non raggiungere risultati che prima erano positivi. Le critiche sono sempre giuste se sono costruttive e se servono per crescere. Quello che ci ha dato fastidio sono state le falsità e le bugie e in tal senso credo che il gruppo abbia dato una grande risposto".

Quale partita vorrebbe rigiocare di quelle che ha perso la Fiorentina di recente?
"Tutte... ma se proprio devo dirne una, tolta quella di Bologna, dico quella con l'Udinese dove abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma una ripresa con degli errori di concentrazione. Ma anche quella col Monza è stato un grandissimo passo falso da parte di tutti. Ma la nostra bravura è quella di archiviare e andare avanti, sempre. Per cui sono certo che rivedremo lo spirito di squadra ammirato contro la Lazio".

Come sta vivendo questo momento Colpani?
"La concorrenza fa bene e non mi riferisco solo a Colpani. La concorrenza fa bene a tutti e anche a me, che devo mettere in campo i giocatori più in forma. Adesso dobbiamo spingere tutti quanti insieme, chiunque arriverà è perché dovrà dare una mano alla Fiorentina".

Crede che la ripresa di Roma sia stata di troppa sofferenza?
"I ragazzi hanno rivisto la partita e hanno riconosciuto di essersi abbassati troppo. Ma era un momento delicato della sfida e tutti volevano arrivare al risultato. Ci può stare a livello psicologico di fare una prova così, ma vi assicuro che abbiamo analizzato tutto e abbiamo lavorato molto su questo aspetto".

Che dice dell'addio di Ikoné?
"Io l'ho amato, gli ho dato tanta fiducia e ho cercato di tirare fuori il meglio di lui. Sicuramente Jonnhy aveva bisogno di continuità ma sa che poteva dare qualcosa in più. Quando un giocatore va via a gennaio è quasi come una sconfitta per me. A me piace che i miei giocatori diano sempre il 100% e con lui credo di esserci riuscito solo in parte".

Il fatto di dover assemblare una squadra nuova dopo gennaio sarà difficile?
"I tanti cambiamenti creano delle difficoltà, perché assemblare una squadra nuova non è facile... ma sono qui apposta. Cerco di fare del mio meglio. Ma chi arriverà dovrà essere bravo a integrarsi in un gruppo di giocatori straordinari. Il gruppo che già c'è metterà in grado chi arriverà di fare bene. Adesso viene il bello".

Mati Moreno può fare il terzino destro?
"Lo sta facendo alla grande negli allenamenti, lui ha lavorato da centrale ma ora senza Kayode sta lavorando in quella zona di campo. Ha altre caratteristiche ma ci può stare, al pari di altri elementi come Comuzzo".

Valentini quanto dovrà aspttare per giocare?
"Finché lo avrò a disposizione, potrà avere la sua opportunità. Lui arriva da un periodo in cui non ha giocato... vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni di mercato".