LEGA, 11 club scrivono: "Non faremo ricorso contro Figc"
Una lettera con undici firme. Per dire un secco “no” al ricorso contro la Federcalcio. L’hanno scritta undici società del campionato italiano in vista dell’assemblea della Lega Serie A in programma alle 19. Un modo per chiudere la battaglia politica tra le squadre del campionato e la Federcalcio di Gabriele Gravina, dopo la riforma dello Statuto federale votata lo scorso 4 novembre.
Undici squadre dicono no al ricorso contro la Figc
La lettera è arrivata in mattinata al presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. A firmarla erano, in ordine alfabetico, Atalanta, Bologna, Como, Fiorentina, Inter, Juventus, Monza, Parma, Roma, Udinese e Venezia: poche righe, non una dichiarazione di guerra ma di intenti. In cui le squadre annunciavano l’intenzione di non votare il ricorso contro il risultato dell’assemblea della Federcalcio che ha riformato lo Statuto del calcio italiano. “C’è bisogno di serenità”, il concetto emerso dalla lettera.
Può far ricorso anche un solo club
Perché il ricorso possa essere depositato a nome della Lega Serie A servono 11 voti a favore, ossia la maggioranza dei 20 club. La lettera di fatto fa sì che prima ancora di iniziare, l’assemblea non abbia i numeri per approvare l’impugnazione del verdetto. Insomma: se tutti confermeranno l’intenzione dichiarata nella lettera a Casini – e firmata, va ricordato – la Serie A non potrà presentare un ricorso come Lega. Potranno farlo singolarmente le squadre: ne basta una. Ma ovviamente diverso è il peso politico di un gesto isolato rispetto a una posizione collegiale.
Il pressing sugli altri presidenti
E infatti da mercoledì sera quando tra i club si è iniziata a spargere la voce di una maggioranza pronta a prendere una posizione contro l’impugnazione del nuovo Statuto, c’è chi si è agitato, con chiamate notturne per convincere qualche collega presidente a cambiare rotta, richiamandolo a “responsabilità” per un altro ricorso, quello depositato prima della riforma contro il regolamento dell’assemblea e votato all’unanimità. Ma il messaggio non ha attecchito. La maggioranza delle squadre di Serie A ha deciso: la guerra con la Federcalcio è finita.