REP. FI, Il commento: "Un bagno di realismo che fa bene"
"Forse ci voleva, questa secchiata d’acqua freddina in faccia, per tornare lucidi e renderci conto che no, non siamo diventati un’armata invincibile". Si apre così l'editoriale a firma di Stefano Cappellini sulle colonne dell'edizione odierna di La Repubblica. Il giornalista analizza così l'avvicinamento della Fiorentina alla sfida contro il Verona dopo la sconfitta in Conference League a Nicosia: "La Fiorentina B è tale non solo perché è la formazione delle riserve, ma anche perché la lettera ne indica pure un po’ il valore tecnico. In fondo meglio che la sveglia sia arrivata in una partita non decisiva da nessun punto di vista, con la qualificazione diretta agli ottavi di Conference che resta nelle nostre mani.
Se era un esperimento per capire l’adattamento di alcuni giocatori a ruoli diversi, tipo Parisi avanzato o Richardson trequartista, possiamo serenamente dire che non ha funzionato e che non ha molto senso riprovarci. [...] Non servivano prove supplementari, invece, per ufficializzare il fatto che Kouamè e il ruolo di prima punta sono come Corrado Guzzanti e l’aborigeno nel famoso sketch della tv anni Novanta: non hanno niente da dirsi. Ora serve battere il Verona soprattutto per non cambiare clima".